IL LIBRO PIÙ TENERO CHE IO ABBIA MAI LETTO: Molto Forte, Incredibilmente Vicino di Jonathan Safran Foer

"Molto Forte, Incredibilmente Vicino" è uno dei libri più teneri che io abbia mai letto.
Siamo a New York pochi mesi dopo l'11 settembre 2001, Oskar, un bambino di 8 anni con qualche problema relazionale e un'immaginazione molto fervida, sta lottando per metabolizzare la morte del padre. Ha l'impressione che tutti stiano continuando a vivere, che sua madre sia felice con il suo nuovo amico, ma lui proprio non sa come vivere senza suo padre.
Un giorno, quando la mancanza è fortissima, si reca nel ripostiglio del padre e, all'interno di un vaso, trova una chiave che non apre nessuna serratura in casa. Immediatamente inizia una caccia alla serratura che lo porta in giro per tutti i distretti di New York, aiutato da un improbabile amico centenario.
La sua storia si intreccia con quella dei suoi nonni, che lo riporta a Dresda durante il bombardamento nella Seconda Guerra Mondiale.
Tutto il libro è un viaggio nella mente e nelle divagazioni di Oskar, scritto con il tono, le parole e persino i piccoli errori grammaticali che un bambino farebbe. E, sfogliando le pagine, (io purtroppo l'ho letto in digitale ma conto di recuperarlo presto in cartaceo) si alternano le foto che Oskar fa, gli appunti e le lettere dei nonni. Non si segue un ordine cronologico, quindi potrebbe sembrare confuso, ma una volta che si è nella storia è facilissimo ricollocare gli eventi.
È una lettura che scalda il cuore e che consiglio veramente a tutti. Io non piango facilmente ma una lacrima mi è sfuggita scoprendo che Oskar ha ascoltato i messaggi del padre dalla Torre e il suo primo pensiero è stato quello di proteggere la madre, nascondendoglieli ma facendole un bracciale con il codice morse dell'ultimo messaggio.
Questo libro si è conquistato un posto nel mio cuore e l'anno non poteva iniziare in modo migliore.
Voi l'avete letto?