TRAMA
Ifemelu ha una borsa di studio a Princeton ed è l'autrice di «Razzabuglio», un blog di largo seguito che denuncia con pungente leggerezza i pregiudizi ancora diffusi negli Stati Uniti. Ne ha fatta di strada da quando, tredici anni prima, appena arrivata dalla Nigeria, faticava a pagare l'affitto e si sforzava di adeguare accento e aspetto agli standard americani. Eppure c'è qualcosa che Ifemelu non riesce a dimenticare. In fondo al cassetto della memoria conserva ancora il ricordo di Obinze, il ragazzo voluto fin dal primo istante e poi lasciato senza una spiegazione, con un taglio netto frutto della vergogna. Tornare indietro nel tempo è impossibile, ma non nello spazio. Contro il buon senso e il parere di tutti, Ifemelu sale su un aereo per Lagos intenzionata a riprendere il filo di una storia interrotta.
RECENSIONE
Ho
conosciuto Chimamanda Ngozie Adichie con il suo famosissimo "Dovremmo
Essere Tutti Femministi", letto ormai un bel po' di anni fa e che avrà per
sempre un posto speciale nel mio cuore in quanto mi ha aiutato ad uscire dalla
visione patriarcale e profondamente sessista nella quale mi trovavo bloccata
senza neppure rendermene conto.
"Americanah" era nella mia wishlist da un po', ma per un motivo o per l'altro non mi decidevo mai a
leggerlo. Poi un giorno mi ha chiamata.
E non avrei potuto fare lettura migliore e più attuale di
questa.
La storia di Ifemelu è una storia ordinaria, come ce ne sono
tante e proprio per questo è importante.
Si tratta di un romanzo molto corposo che ad una prima analisi
sembra essere incentrato sulla storia d'amore finita tra Ifemelu ed Obinze,
tuttavia bastano pochissime pagine a farci rendere conto che in realtà si
tratta di una lunghissima riflessione sulla razza e sull'immigrazione.
Parliamo tanto di migrazioni, in questi giorni più che mai, e
ho sempre letto storie di migranti asiatici, entrati in Europa
clandestinamente, ragazzi poveri alla ricerca di una vita migliore.
Ifemelu ed Obinze a Lagos rappresentano la borghesia media,
sono benestanti, studenti universitari, eppure forze molto più grandi di loro
li costringono a separarsi.
Tutto il libro altro non è che un saggio sulla razza e sul
razzismo americano (ma occidentale in generale), che persiste in noi nonostante
le buone intenzioni e le belle parole di cui ci riempiamo la bocca.
Americanah è quindi sì una storia d'amore, ma non il tipo
d'amore a cui siamo abituati, non quello che leggiamo nei romance, è amore
verso se stessi (con tutte le difficoltà del caso), amore verso il proprio
paese che sembra non volerti, amore romantico e potente anche quando è moralmente
sbagliato.
"Americanah" mi ha insegnato che i neri sono tali
quando noi decidiamo che lo siano. Ciò che per Ifemelu era comune negli USA
diventa bizzarro.
Il blog di Ifemelu e tutta la lotta con i suoi capelli afro,
fino ad arrivare alla completa accettazione avranno per sempre un posto
speciale nel mio cuore.
L'avete letto? Avete altro da consigliarmi?